La storia

Nel 1975, a Correggio (Reggio Emilia) un gruppo di persone si mette insieme per dare vita al proprio sogno abitativo: nasce così la Cooperativa edilizia di abitazione Andria, diventata nel tempo la Cooperativa di abitanti Andria. Da quel momento, molte famiglie sono riuscite ad acquistare la loro prima casa proprio grazie al lavoro svolto dalla Cooperativa, che ha organizzato e gestito con successo la domanda di abitazioni e i progetti di edificazione.

Negli anni, la Cooperativa ha maturato una serie di interessanti esperienze, che l’hanno condotta ad un naturale rinnovamento: da semplice “costruttrice di case” si è infatti trasformata in Cooperativa di abitanti, un valido punto di riferimento per tutti gli abitanti che volevano intervenire sul territorio, per realizzare soluzioni ispirate ad una migliore qualità della vita.

Nel 1990, questa evoluzione viene ufficializzata dall’adozione di un nuovo statuto.

La Cooperativa di abitanti

Perché un sogno si realizzi, l’entusiasmo generato dalla nascita di idee innovative deve essere guidato da un progetto valido, e indirizzato verso un fine preciso. Per questo, la Cooperativa di abitanti segue il modello della “partecipazione organizzata”: a differenza di un modello “spontaneistico di partecipazione”, spesso accompagnato da dispersioni di energie e cocenti delusioni, esso pianifica il proprio lavoro e si adopera per prevedere e prevenire ogni eventuale problema.

La parola chiave intorno a cui ruota il “modello di partecipazione organizzata” è “certezza”: relativa ai processi decisionali, agli obiettivi strategici, alla quantità e qualità dei risultati.

Una certezza che, negli anni, ha dato i suoi frutti.
Al 31.12.2024 Andria conta:

  • 5195 soci
  • 2708 abitazioni realizzate e assegnate in proprietà
  • 31 appartamenti in affitto a famiglie in difficoltà (su 81 realizzati nel tempo)
  • 5 centri per l’infanzia in proprietà (su 9 realizzati nel tempo)
  • 2 strutture sociali
  • 1 appartamento concesso in comodato gratuito alla Fondazione “Dopo di Noi”
  • 11 dipendenti
  • 4 progetti selezionati urbanistica partecipata INU – WWF 1996
  • premio Peggy Guggenheim 2001
  • una menzione d’onore al World Habitat Awards 2002
  • una menzione d’onore al premio Sodalitas Social Award 2009
  • una menzione d’onore e l’inserimento nel “libro d’oro del 2014” europeo dell’housing
  • premio Visionari d’Impresa 2024
  • >35 mln euro patrimonio netto intergenerazionale

Perchè il nome Andria

La Cooperativa trae il suo nome da una delle città ideali descritte da Italo Calvino ne “Le città invisibili”.
Proprio come nel romanzo, gli abitanti dei quartieri realizzati da Andria possiedono due grandi virtù: la sicurezza in se stessi e la prudenza. Trasparenza e organizzazione costituiscono infatti i punti saldi della cooperativa.
Proprio come i personaggi descritti di Calvino, inoltre, prima d’ogni decisione calcolano i rischi e i  vantaggi per loro e per l’insieme delle città e dei mondi. Un criterio valido sia per la gestione della cooperativa, che l’ideazione e la progettazione dei quartieri e delle abitazioni.